Deumidificatore: quale scegliere

L’umidità in eccesso all’interno delle abitazioni è un problema spesso trascurato, che nel tempo però può portare da un lato a provocare problemi di salute, dall’altro a produrre un progressivo degrado della vostra abitazione: macchie scure di umido negli angoli, intonaci che si gonfiano e si sbriciolano, mobili che si rovinano, fino ad arrivare a danni importanti alla muratura e alle strutture. La soluzione più semplice per eliminare, o quantomeno ridurre il problema, è dotarsi di un deumidificatore

Idealmente il livello di umidità corretto per garantire un’atmosfera salubre all’interno di un’abitazione dovrebbe essere compreso tra il 45% e il 55%. Un tasso di umidità sopra il 60% rende l’abitazione meno sana: favorisce lo sviluppo di muffe e batteri, rende l’ambiente più adatto all’insediarsi di insetti e animali sgraditi, inclusi gli acari della polvere. Soprattutto in alcuni ambienti, come la cucina e il bagno, i vetri e gli specchi si coprono di goccioline di vapore. Durante l’inverno l’eccesso di umidità favorisce l’insorgere delle malattie di stagione quali raffreddori, influenza e in generale di problemi respiratori. In estate invece l’elevato livello di umidità rende più elevata la temperatura percepita, causando disagi evidenti, e nelle persone più deboli quali anziani e bambini piccoli, può portare anche a malesseri di entità non trascurabile. In molti casi si acquista un condizionatore, quando un deumidificatore potrebbe essere più che sufficiente.

Muffe sui muri e intonaco rovinato sono un problema

Una funzione di grandissima utilità dei deumidificatori è quella di asciugare rapidamente i panni stesi: se non avete la possibilità di stendere i panni all’esterno, la presenza dello stendino in casa, soprattutto nei mesi invernali è una costante piuttosto fastidiosa. Grazie al deumidificatore i panni si asciugheranno in pochissimo tempo.

panni stesi in casa deumidificatore

Come funziona il deumidificatore

Il principio di funzionamento di un deumidificatore è piuttosto semplice. Il sistema è composto da due distinti motori elettrici: il primo aziona una ventola che serve ad attrarre l’aria per farla passare all’interno. Solitamente a questo punto l’aria viene fatta passare attraverso un filtro di tessuto per eliminare le particelle di polvere e le impurità più evidenti. Il secondo motore è invece un compressore che attiva una serpentina a freddo. L’aria viene fatta quindi passare attraverso questo elemento refrigerato. In questo modo l’umidità presente nell’aria si condensa sulla serpentina e viene fatta gocciolare in un apposito contenitore che dovrà essere svuotato una volta pieno.  

Schema funzionamento deumidificatore

Attenzione: contrariamente a quanto qualcuno potrebbe pensare, il deumidificatore non raffredda l’aria circostante, malgrado utilizzi un sistema a freddo. Anzi, il motore di un deumidificatore produce leggermente più calore (tutti i motori producono un incremento di temperatura, seppur lieve. Se ci pensate anche i condizionatori producono più calore che freddo, solo che il calore viene eliminato attraverso tubi o elementi esterni e disperso nell’ambiente).

Se pensate quindi al deumidificatore in sostituzione del condizionatore, ricordatevi che questo strumento potrebbe anche incrementare la temperatura di una stanza di uno o due gradi. La riduzione del tasso di umidità potrebbe più che compensare questo incremento, grazie a una temperatura percepita più bassa, ma se per voi è importante avere una temperatura più bassa per sentirvi a vostro agio, dovrete optare decisamente per il condizionatore (che tra l’altro agisce anche come deumidificatore). Naturalmente i condizionatori hanno anche un prezzo decisamente più elevato rispetto ai deumidificatori.

La maggior parte dei modelli di deumidificatore presenti sul mercato sono dotati di un igrometro (misuratore di umidità) grazie al quale potrete impostare il tasso di umidità desiderato. L’apparato si attiverà e si disattiverà automaticamente a seconda delle condizioni di umidità ambientale.

Deumificatori agli ioni

In aggiunta a questo meccanismo ci sono alcuni deumidificatori che sono dotati di un sistema di ionizzazione delle particelle d’aria in uscita: le molecole di aria vengono polarizzate con una carica negativa (ioni negativi). In questo modo tendono ad attrarre le particelle di polvere e le impurità dell’aria, facendole cadere a terra. Questo sistema purifica e pulisce l’aria, oltre a deumidificarla, ed è particolarmente adatto per le persone che soffrono di allergie, o sono particolarmente sensibili alla polvere. Solo alcuni modelli di fascia di prezzo più elevata però presentano questa caratteristica.

Potenza di deumidificazione

E’ un indicatore di quanti litri al giorno il deumidificatore è in grado di assorbire. Si tratta di un dato che tutti i produttori forniscono, e sta ad indicare la capacità totale della macchina. Ovviamente, se avete un ambiente grande o particolarmente umido da trattare, questa è una caratteristica che dovrete valutare con attenzione. Fate anche attenzione a quanto è capiente la vaschetta di raccolta: un deumidificatore con una capacità elevata ma una vaschetta di raccolta piccola (diciamo, sotto i 2 litri), vi obbligherà a un continuo lavoro di svuotamento. Molti deumidificatori permettono volendo di applicare un tubo in gomma flessibile con scarico continuo. Valutate questa opzione se pensate di tenere attivo il deumidificatore in modo costante.

Rumorosità

Uno degli elementi fondamentali che dovete considerare quando acquistate un deumidificatore è il suo tasso di rumorosità. Avendo due motori, tra cui un compressore, questo tipo di strumento non è normalmente silenziosissimo. Le marche a volte dichiarano il livello di rumore in decibel sulla confezione, ma non sempre questo dato è affidabile. A parte i motori, solitamente il rumore più fastidioso viene prodotto dalle parti in plastica che vibrano, per cui spesso i prodotti più economici rischiano di darvi problemi in questo senso. Se pensate di utilizzare il deumidificatore anche nelle ore notturne per rendere migliore l’aria che respirate nel sonno, fate attenzione a questo elemento, e puntate su prodotti di fascia medio alta. Leggete le recensioni degli acquirenti per valutare la loro esperienza da questo punto di vista. Se invece la funzione principale a cui lo volete dedicare è l’asciugatura dei panni, o la deumidificazione di un bagno o della cantina, potete dare meno importanza a questo elemento.

Consumi

Come detto il deumidificatore è dotato di ben due motori elettrici, di cui uno è un compressore per il raffreddamento. Non sono in realtà motori ad altissimo consumo, per cui un utilizzo standard per poche ore al giorno produce un consumo tutto sommato trascurabile. Se però pensate di tenere acceso l’apparecchio per tempi lunghi (ad esempio per tutta la notte), considerate che il consumo potrebbe rappresentare una voce di costo da tenere in considerazione. Verificate il consumo che i produttori dichiarano nelle spefiche tecniche. Tenete conto comunque che i deumidificatori a basso consumo hanno anche una potenza più limitata, e quindi non sono adatti a deumidificare ambienti particolarmente ampi.

Non sempre il deumidificatore è la soluzione corretta

Se abitate a un piano terreno, che sia una villa o un condominio, e sotto al vostro pavimento c’è una cantina umida, potrebbe essere che il problema sia causato da umidità di risalita. In pratica la muratura assorbe l’acqua del terreno, che progressivamente risale impregnando i muri. In questo caso l’utilizzo di un deumidificatore non risolve il problema e rischia anzi di peggiorare la situazione: l’umidità assorbita dal deumidificatore asciugherebbe il muro, che però verrebbe però continuamente impregnato dall’umidità di risalita. Si innescherebbe quindi un circolo vizioso, che accelererebbe ulteriormente il degrado delle murature. Se il vostro problema fosse di questo tipo dovreste pensare a soluzioni diverse: esistono almeno due possibili rimedi per l’umidità di risalita, uno prevede l’utilizzo di sostanze chimiche specifiche da introdurre nelle pareti facendo degli appositi fori, l’altro consiste nell’applicazione di uno strumento che riduce l’assorbimento delle pareti grazie a un principio elettrico.

Ovviamente anche in tutti i casi in cui l’acqua penetri dall’esterno a causa di rotture o degrado delle murature (ad esempio problemi di cattiva impermeabilizzazione dei solai, o di rottura di tegole) il deumidificatore non è una soluzione al problema: è necessario mettere mano al problema alla radice, chiamare un professionista e fare una riparazione definitiva.

I nostri consigli

Di seguito vi segnaliamo una nostra scelta dei deumidificatori che sono disponibili su Amazon. Quelli che vi segnaliamo qui sono alcuni tra i più venduti o quelli che hanno ricevuto un numero elevato di recensioni positive.

Il miglior rapporto prezzo/qualità

Deumidificatore Argo Dry Digit 17

Argo Dry Digit 17

  • Consumo Max 295 Watt
  • Capacità 17 Litri in 24 ore
  • Vaschetta di raccolta 3L
  • Controllo digitale e termostato
  • Sistema antigelo per funzionamento a bassa temperatura (5°)
  • Prezzo circa 150€

Il più venduto

Delonghi T’asciugo Dem 10

  • Potenza 190 Watt
  • Capacità 10 litri in 24 ore
  • Rumorosità solo 38 db
  • Vaschetta di raccolta 2L
  • Prezzo circa 180€

Top performance

Deumidificatore De Longhi DDS 20

Delonghi DDS20

  • Potenza 450 Watt
  • Capacità 20L in 24 ore
  • Vaschetta di raccolta 4,5L
  • Purificazione aria a ioni
  • Funzione asciugatura bucato
  • Prezzo circa 320€

Qualità a basso costo

Olimpia Splendid 01667

  • Capacità 14L in 24 ore
  • Livello rumore solo 36 db
  • Vaschetta di raccolta 2L
  • Dispositivo sbrinamento
  • Prezzo circa 130€

 

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